Nei panni di…

“…Tutto è colorato di giallo e azzurro, Mmmamma (mia madre) dice che appena arriva Frofrò (l’operatore) potrò uscire per fare una bella passeggiata. Si sta bene, guardo giù dal balcone, uno dei tanti volantini sventola dal parabrezza della macchina di Ppappà (mio padre).

Suona il citofono ed ecco mia madre che mi chiama per rientrare dal balcone… eppure quel volantino mi dà proprio fastidio… Eccomi pronto! Prenotiamo l’ascensore e subito giù al bar di Mario per un buon Khff Khff (chiamo così il caffè, una delle mie bevande preferite). Il signor Mario lo mette sul bancone, verso lo zucchero e comincio a girare col cucchiaino in modo armonioso…. Mi piace proprio questo rito, e poi si sa, ognuno di noi ha i propri rituali nel prendere il caffè! Bevo dell’acqua. Prendo il tondino metallico argentato e dorato che mi hanno dato a casa e che conservo scrupolosamente nella tasca destra del giubbotto e ‘tlintlin’, il rumore che fa quando lo lascio andare sul piatto di ceramica che si trova sul bancone.

Salto gli scalini del bar e cominciamo la passeggiata verso via Notarbartolo. Già, oggi, dice FroFrò, è l’anniversario della morte di Giovani Falcone, un tipo simpatico con un baffo particolare che spesso ho visto su giornali e tv. Mentre cammino, prima della ‘pizzpizz’ (la pizzeria Cappuccetto Rosso, dove mi piace fare delle soste) incrocio lo sguardo della signora che abita al quinto piano, sorrido, la guardo fisso negli occhi, punto il braccio verso il suo viso e sfarfallo la mano a destra e sinistra in maniera energica. Lei sorride e mi dice ‘Ciao gioia! Che fai? Stai uscendo?’, rispondo ‘Sesesè’ e continuo nel cammino.

Sono in via Libertà, una strada lunghissima con un comodo marciapiede e tanti platani verdi, dove incontro un sacco di persone che mi diverto a salutare come ho fatto pocanzi…. Ecco uno di quegli uomini simpatici, uno di quelli che mi sorride sempre e che mi batte il cinque, uno di quegli uomini che preferisco salutare rispetto ad altri, uno di quelli con il colore della pelle nera e la corporatura robusta come me. A seguire una ragazza, davvero carina, così carina che mi viene da sorridere e alzare le mani verso il capo, anche lei mi sorride e mi manda un bacio al volo… che bella giornata!

Eccone un altro, davvero strano, in doppio petto, serio, viso grigio, palliduccio, occhiali da sole e scarpe Prada, sembra voler apparire bene, ha il broncio. Allora lo saluto sorridendo guardandolo diritto in faccia e scaraventando il braccio a 10 centimetri dalla sua faccia sfarfallando con la mano a destra e sinistra…. Avevo ragione, è un tipo strano, sarà cieco poveretto, non mi ha considerato proprio….! … mi giro indietro, continua a camminare tranquillamente senza alcun aiuto…. Che cieco strano!

Incrociamo via Notarbartolo e si intravedono in lontananza tantissime persone che tengono in mano bandiere, palloncini colorati, striscioni… leggo uno di questi ‘Giovanni vive: gli uomini passano, le idee restano’. Ci sono tante persone in divisa militare, carabinieri, polizia, guardia di finanza, mi piace salutarli tutti, ho sempre avuto un debole per le divise!… facciamo la strada di ritorno e tutto si colora di rosa e arancione.

Noto subito la signora perbenista, con la puzzetta sotto il naso, una di quelle che soffre se non può lamentarsi, auricolari nelle orecchie e sguardo diritto nello schermo dello smartphone. Allora provo a rallegrarla con il mio sorriso più grande e con il saluto più energico e vivace della giornata. Che strana… poveretta sobbalza e sembra avere quasi una crisi isterica…. Certo che la gente è strana!

Non ci posso credere!… proprio davanti a me una buca delle lettere, piena zeppa di volantini che traboccano… che nervi!! Con scatto felino mi fiondo a strappar via tutti i volantini e buttarli nella spazzatura, sbatto forte lo sportellino della cassetta ‘Sbam’ … lo capiranno prima o poi che non devono più farlo!… mi sono tranquillizzato e faccio merenda sulla strada di ritorno.

Sono soddisfatto posso salire a casa, anche se c’è una cosa devo fare, altrimenti non mi sento pienamente sereno… altro scatto felino e tacchete!!! Via il volantino dal parabrezza della macchina di Papà!

Il virgolettato è ciò che penso, mettendomi nei panni di Elia, un giovane palermitano di 34 anni, autistico.

Francesco Lombardo.

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