T.E.I.P.A.

T.E.I.P.A. TRATTAMENTO EDUCATIVO INTEGRATO PER LA PERSONA CON AUTISMO

L’Associazione ha elaborato un modello di presa in carico globale della persona con Autismo che prevede il coinvolgimento e il coordinamento dei servizi, la valutazione funzionale e la programmazione educativa individualizzata, l’elaborazione e l’applicazione di specifiche strategie di intervento, l’adattamento ambientale, la formazione specifica e continuativa della famiglia e degli operatori, e che è stato definito T.E.I.P.A. (Trattamento Educativo Integrato per le Persone con Autismo; G. Lo Casto, L. Aloisi, 2008).

Il fondamento del modello TEIPA risiede nel riconoscimento del valore della Persona con Autismo come Individuo assolutamente singolare ed originale in costante rapporto ad un macro sistema “ambientale” di appartenenza (risorse educative/contesto di vita), sulle quali valutare ed agire, creando adattamento e promuovendo integrazione.

L’intervento secondo il TEIPA fa riferimento alle teorie cognitivo-comportamentali e socio-relazionali, utilizza un approccio olistico – generalista, mira alla comprensione profonda delle caratteristiche degli “autismi” secondo l’osservazione del bambino e dei contesti di vita, promuove la collaborazione tra i membri della rete sociale, facilita l’adattamento della persona e dell’ambiente, struttura ed individualizza gli interventi nei vari ambiti della comunità.

Le azioni dell’intervento secondo il T.E.I.P.A. prevedono:

  • ACCERTAMENTO DIAGNOSTICO
  • VALUTAZIONE FUNZIONALE
  • PROGRAMMAZIONE (PEI)
  • RESTITUZIONE
  • INTERVENTO e FORMAZIONE su PERSONA-FAMIGLIA-SCUOLA-TERRITORIO

L’accertamento diagnostico, condotto dal  neuropsichiatra, psicologo e assistente sociale, consiste in una valutazione clinica globale finalizzata alla conoscenza della persona con Autismo, della famiglia e del contesto socio-ambientale (scuola, tempo libero) con raccolta dati (anamnesi sociale e familiare, medica, ecc.), esami medici obiettivi e indagini strumentali e di laboratorio, valutazione delle competenze cognitive, sociali e linguistiche (mediante somministrazione di scale di valutazione diagnostiche).(…)

La Valutazione, globale e multicontestuale, condotta da un’équipe multidisciplinare (psicologo, assistente sociale, terapista) in 2-3 incontri domiciliari (casa/scuola/centro), è finalizzata alla conoscenza delle risorse educative del contesto socio-familiare-territoriale, delle abilità specifiche della Persona col suo profilo di sviluppo, dei bisogni/priorità del contesto educativo (famiglia/scuola/rete sociale) e alla formazione/coinvolgimento nel trattamento. (…) Dal primo contatto, gli strumenti utilizzati sono selezionati in funzione dell’età e delle abilità della persona e prevedono: anamnesi e intervista strutturata alla famiglia circa le risorse educative (V.I.R.E.), somministrazione di strumenti di valutazione funzionale formali, quali: PEP 3 o AAPEP, VABS ed informali quali: analisi della comunicazione, valutazione delle abilità sociali e dell’intersoggettività, osservazione del comportamento in situazione libera e strutturata, checklist di assessment generale delle autonomie (personale e sociale), valutazione dei rinforzi (attività/oggetti graditi), osservazione del contesto di vita (casa/scuola).

La V.I.R.E. (Valutazione Integrata delle Risorse Educative; G. Lo Casto; L. Maltese; L. Aloisi; 2008) si presenta come intervista semi-strutturata alla famiglia finalizzata all’analisi concreta e puntuale della rete sociale ovvero del contesto socio-familiare, dei rapporti con la Persona, del contesto scolastico e socio-riabilitativo. Tale raccolta dati è finalizzata ad un successivo coinvolgimento diretto delle risorse educative (familiari, scolastiche e territoriali) nel trattamento così come previsto dal PEI, nell’ottica di una presa in carico “globale” e di un cambiamento reale dell’intero sistema dei servizi per la Persona con Autismo.

La V.I.R.E., strutturata per aree, prevede:

  • Analisi del contesto socio-familiare e delle risorse da utilizzare (…);
  • Rapporti col bambino (…);
  • Analisi delle priorità e degli obiettivi (…);
  • Analisi del contesto scolastico (…)
  • Analisi del contesto socio-abilitativo (…)
  • Analisi delle risorse territoriali (…)

A partire dai risultati della VIRE e della valutazione funzionale globale, si procede alla stesura di un Programma Educativo Individualizzato (PEI) che diventa punto di riferimento per operatori e famiglie.

L’Intervento secondo il TEIPA prevede l’utilizzo integrato di strategie educative adattate ai bisogni della Persona e del Contesto mediati dai metodi abilitativi presenti nel panorama mondiale e che sono oggetto di studio e ricerche. Basato su un approccio multi contestuale, sull’individualizzazione e sulla generalizzazione delle abilità acquisite in ambiente naturale e “protetto”, prende come riferimento i modelli cognitivo-comportamentale e relazionale, utilizzando il TEACCH, l’ABA, il PECS, l’RDI, il DIR/floortime, la TED e l’Intersoggettività. Un ruolo fondamentale nella conduzione dell’intervento per la definizione degli spazi abilitativi, la formazione “sul campo” del gruppo di lavoro, la realizzazione del trattamento nei contesti di vita assume il tutor, l’operatore specializzato nel TEIPA.

Il terapista T.E.I.P.A., pertanto, in funzione del programma abilitativo-educativo definito secondo età, livello di funzionamento, priorità, diventa a tutti gli effetti responsabile dei risultati da raggiungere in termini di autonomia personale e sociale della persona con Autismo (che sia bambino, adolescente o adulto) mediante la realizzazione concreta del trattamento e, soprattutto, il reale coinvolgimento delle risorse appartenenti al contesto di vita (famiglia, scuola, territorio).

L’intervento, infatti, è diversificato per livelli di funzionamento, bisogni educativi ed età: così vengono differenziati l’organizzazione dell’ambiente e la strutturazione dello spazio e del tempo, l’utilizzo dei supporti visivi, il numero di ore e la distribuzione del trattamento nei diversi contesti (centro, casa, scuola, territorio), le aree su cui focalizzare l’intervento (prerequisiti, collaborazione, imitazione, motricità fine, motricità globale, abbinamenti, discriminazione, comunicazione espressiva) ed il tempo dedicatogli (intensivo, giornaliero e curriculare per bambini in età prescolare centrato su attività di apprendimento 1:1 e sull’intersoggettività; giornaliero e contestuale per adolescenti ed adulti centrato su attività legate all’autonomia personale, sulla gestione del tempo libero e sulle attività nel territorio).

La Famiglia viene coinvolta dalla valutazione all’intervento mediante un supporto emotivo e una formazione continua che prevede informazioni sull’Autismo e gli interventi efficaci (…), sulle abilità e il comportamento del figlio/a (….), sull’applicazione delle tecniche in ambiente strutturato e non (…), sulla valutazione dei progressi e sulle ricadute di un coinvolgimento attivo (…).

La Scuola, nonostante le evidenti difficoltà legate alle classi numerose e alla scarsa preparazione degli operatori scolastici (…), viene presa in considerazione come luogo di opportunità per disporre di coetanei attraverso cui apprendere ed integrarsi.

Per garantire continuità e coerenza tra programma domiciliare e programma scolastico e favorire l’integrazione, il TEIPA prevede nella scuola l’inserimento del tutor con interventi rivolti alla Persona con Autismo, agli Insegnanti e ai Pari. (…)Il trattamento secondo il modello TEIPA viene costantemente sottoposto a verifica su efficacia e coerenza con Famiglia-Scuola e Rete Sociale attraverso riunioni periodiche di équipe e supervisione con gli operatori, aggiornamenti di programma (PEI, schede raccolta dati giornaliere e mensili, diario settimanale), supervisione domiciliare con la famiglia, la scuola e i centri territoriali frequentati.

L’Associazione, alla luce delle conoscenze acquisite e delle professionalità raggiunta, può mettere a disposizione della popolazione autistica le competenze raggiunte, mediante un educazione speciale ed un trattamento intensivo e precoce entrambi finalizzati all’acquisizione e al potenziamento di abilità ed autonomie spendibili nella vita quotidiana per garantire un’esistenza dignitosa e per migliorare la qualità della vita della persona con Autismo e della sua famiglia.

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