La ricerca scientifica nel corso del tempo ha dimostrato come, a differenza di quanto si ritenesse fino agli anni ‘60/’70, fosse possibile abilitare con successo le persone con Autismo. Dai primi lavori pionieristici di Lovaas in avanti, è apparso sempre più evidente come il trattamento più efficace e con i risultati più stabili nel tempo fosse quello basato sul modello Comportamentale e Cognitivo-Comportamentale.
Le linee guida internazionali indicano da tempo l’ABA come terapia elettiva per i Disturbi dello Spettro Autistico.
L’ABA (Applied Behavioural Analisys, in italiano Analisi Applicata del Comportamento) è la disciplina in cui i principi dell’analisi del comportamentale vengono applicati per promuovere comportamenti socialmente significativi, attraverso un approccio sperimentale di identificazione delle variabili responsabili dei cambiamenti nel comportamento. L’ABA deriva dal Comportamentismo, che ne è l’epistemologia di base e ne rappresenta il modello di riferimento.
Essendo l’ABA una scienza del comportamento e un modello esplicativo dei principi dell’apprendimento, oltre ad avere molteplici campi di applicazione, nel corso del tempo ha mostrato una notevole efficacia nel trattamento delle disabilità e dell’Autismo in particolare. Attraverso l’uso di specifiche tecniche derivanti dai principi di base è possibile, ad esempio, promuovere nuovi comportamenti sociali, migliorare le abilità già esistenti o ridurre frequenza e durata dei Comportamenti Problema.
Una caratteristica fondamentale dell’ABA è il suo essere evidence-based, basata cioè sulle evidenze scientifiche. Utilizziamo solo le tecniche e le procedure che in ambito scientifico hanno mostrato una comprovata efficacia e effettuando un costante monitoraggio dei dati.
Fra le varie procedure che possono essere utilizzate nell’insegnamento attraverso i principi dell’ABA, le principali sono le Discrite Trial Teaching (DTT), il Natural Environmental Teaching (NET) e il Verbal Behavior (ABA/VB).
Discrete Trial Teaching
Le DTT, (insegnamento per prove discrete), sono state introdotte da Lovaas negli anni ’70 e sono, tra le componenti metodologiche procedurali, quelle maggiormente note.
Le DTT permettono di insegnare al bambino diverse abilità (cognitive, sociali, comunicative, di gioco, di autonomia) lavorando al tempo stesso sull’incremento di tutti quegli aspetti che risultano essere particolarmente deficitari nelle persone con ASD: attenzione, motivazione, generalizzazione, rapporto causa- effetto, comunicazione.
Caratteristica principale dell’insegnamento per prove discrete è l’apprendimento senza errori, nel quale l’operatore dà un prompt (un aiuto) al bambino per impedirgli di sbagliare. Questo aiuto viene poco alla volta sfumato fino ad arrivare a portare il bambino a svolgere l’abilità autonomamente.
L’insegnamento mediante prove discrete avviene in ambiente strutturato e massimizzando le opportunità di apprendimento e consegnando un rinforzatore se il bambino emette il comportamento corretto da solo o aiutato.
Natural Environmental Teaching
Il NET Natural Environmental Teaching è un tipo di insegnamento che avviene in ambiente naturale, e che consiste nello sfruttare e/o ricreare situazioni di vita quotidiana per fornire varie opportunità di apprendimento, partendo dagli interessi e motivazioni del bambino stesso.
La caratteristica distintiva di questo tipo di insegnamento consiste nel fatto che l’operatore segue la motivazione del bambino e propone attività oggetto di insegnamento durante attività altamente gradite.
Durante un insegnamento NET il terapista propone sempre richieste di difficoltà leggermente superiore rispetto alle capacità attuali del bambino, allo scopo di promuovere gradualmente l’acquisizione di abilità sempre più complesse rispettando i tempi di apprendimento del bambino e fornendo i prompt necessari per lo sviluppo delle abilità target.
Verbal Behavior Teaching
Il VBT Verbal Behavior Teaching è una procedura di insegnamento del comportamento verbale che basa le proprie procedure sui principi proposti da Skinner nel libro “Verbal Behavior” (1957). L’analisi de linguaggio proposta da Skinner fu rivoluzionaria e estremamente differente da qunto precedentemente proposto da altri autori. Skinner considera il linguaggio alla stregua di qualsiasi altro comportamento che può pertanto essere analizzato sulla base della contingenza a tre termini, cioè della relazione tra antecedente, comportamento e conseguenza.
In quest’ottica non è importante ciò che viene detto e/o come viene detto, ma la funzione che ha quello specifico comportamento verbale. In questo senso Skinner indentifica diversi operanti verbali, tra cui:
- Il Mand che ha funzione di richiesta (il bambino ha sete dice “acqua” e ottiene come conseguenza la consegna del rinforzatore);
- L’Ecoico cioè la ripetizione (l’adulto dice “acqua” il bambino ripete “acqua”)
- Il Tact vale a dire l’etichettamento (il bambino vede la bottiglia e dice “acqua”)
- L’Intraverbale che è una funzione complessa in cui le parole sono sotto il controllo di altre parole (il bambino risponde a una domanda posta da un’altra persona, per esempio che cosa bevi quando hai sete? E dice “acqua”).
Il VBT promuove lo sviluppo di tutte queste diverse componenti del linguaggio, sia mediante l’insegnamento NET che in DTT.